Attraversiamo una particolare fase storica in cui il tema ambientale è sempre più rilevante nell’opinione pubblica, la cui sensibilità sul tema risulta essere sempre maggiore. Che pianeta lasceremo in eredità alle future generazioni? Stiamo facendo davvero tutto quanto è nelle nostre mani per risolvere le tematiche ambientali che mai come in questi ultimi mesi sono così impellenti? Tutte le componenti della nostra società sono chiamate a svolgere un ruolo e in questo articolo capiremo i motivi (non solo relativi al tema ecologia) per cui è ormai indispensabile un nuovo modo di vedere la pianificazione urbanistica che metta al centro di tutto le cosiddette “aree verdi”.
Si tratta ormai di un’autentica necessità che viene avvertita anche dagli abitanti di grandi metropoli che si sentono quasi soffocare (nel vero senso della parola) in aree urbane dominate dal cemento e dal grigiore. Le aree verdi vanno così ad acquisire un grande impatto non solo sul piano dell’ambiente ma anche su quello del benessere psico-fisico delle persone. L’impatto ambientale dei grandi giardini e parchi in città è indiscutibile, gli esempi in giro per il mondo sull’importanza di queste aree sono tantissimi.
Pianificazione urbanistica incentrata sulle aree verdi
Le nuove generazioni avranno un compito arduo ma affascinante: una riqualificazione urbana che renda le città non solo eco-sostenibili e rivolte al rispetto per l’ambiente in tante piccole sfaccettature ma che le possa dotare di grandi “polmoni verdi” che possano aumentare anche il benessere della popolazione.
Sì, perché si sprecano gli studi nell’ultimo anno in cui si dimostra come i tassi di persone che soffrono di stress e depressione nelle zone limitrofe ai grandi parchi urbani sono sensibilmente inferiori. Si tratta, peraltro, di un’informazione che non coglie neppure così tanto di sorpresa: le aree verdi nelle grandi metropoli pullulano di persone durante tutta la giornata, favorendo attività fisica (ormai il jogging può vantare migliaia di praticanti e appassionati), cura per i propri hobby (non è raro vedere persone che “trasferiscono” le loro postazioni di gioco su casino online con bonus di benvenuto, tramite anche console portatili, all’aperto), divertimento, relax e relazioni interpersonali (le immagini di famiglie che passano un pomeriggio al parco sono di quanto più positivo possa esserci).
C’è poi anche la grande opportunità di rendere questi parchi originali, scegliendo ad esempio tipi d’illuminazione “moderni” o anche renderli ancora più “integrati” col tessuto cittadino, andando a predisporre più collegamenti con le periferie o luoghi più isolati. Gli esempi in giro per il mondo sono tanti, andiamo a scoprirne alcuni.
I parchi urbani più famosi al mondo
Siete mai stati a Madrid? Una passeggiata nel grandissimo parco del Buen Retiro, nel cuore della città, di certo non ve la sarete persa. A New York c’è l’iconico Central Park, senza dimenticare Bryant Park. Hyde Park a Londra, l’Englisher Garten di Monaco di Baviera, lo Stanley Park di Vancouver o il Bois de Boulogne a Parigi sono altri esempi che dovrebbero essere tenuti in grande considerazione anche in Italia. Qualcosa di molto simile, anche se su scala minore, lo troviamo a Bologna coi Giardini Margherita ma in Italia la sensazione è che si possa fare molto di più da questo punto di vista.
Umore e salute migliorano nelle vicinanze di aree verdi
Se in precedenza vi abbiamo citato studi che dimostrano come possano calare i livelli di stress e depressione vivendo nelle vicinanze di un parco urbano, va citata anche una ricerca in alcune zone particolarmente violente di città statunitensi dove sono stati installate delle aree verdi. Crimini ed azioni violente sono diminuiti nettamente, dando quindi ragione a chi sostiene che i grandi parchi non solo hanno una funzione estetica ad ambientale ma sono fondamentali anche per garantire benessere psicofisico ai cittadini.